Spi, Fnp, Uilp Friuli Venezia Giulia stanno lavorando ad un documento da presentare unitariamente nei prossimi giorni a Riccardi, Vicepresidente e Assessore alla salute, politiche sociali e disabilità della Regione.
Queste le proposte che la Uil Pensionati intende portare all’attenzione dell’Assessore: “Vanno rivisti i requisiti organizzativi e strutturali del regolamento regionale delle case di riposo.” Spiega Magda Gruarin, Segretaria regionale “L’intero sistema va ripensato, tramite un progetto nuovo che abbia fondamento su un cambio culturale della politica per gli anziani e, nello specifico, per le case di riposo”.
Un primo aspetto riguarda il personale: secondo la Uilp, la situazione drammatica in cui si sono ritrovate le strutture ha messo in evidenza da un lato la necessità di una formazione molto più attenta, dall’altro un sottodimensionamento, che ha costretto gli operatori a turni massacranti. Non solo. Anche i 120 minuti di assistenza al giorno per anziano, previsti dalle modifiche al regolamento regionale del 2018, che hanno rappresentato un notevole miglioramento, vanno rivisti, alla luce delle conseguenze di questo devastante virus. Infine c’è il problema della stabilità, infatti, chi lavora in casa di riposo appena può cerca di trasferirsi in ospedale, perché nelle strutture ospedaliere la retribuzione è più alta.
Oltre alla questione del personale, il Virus ha messo in evidenza un’altra problematica: quella degli spazi. Non tutte le strutture, a causa della mancanza di stanze singole sono state in grado di fronteggiare la necessità di separare gli ospiti infetti dagli altri. Altra questione sono gli ambienti collettivi: i regolamenti ne prescrivono la presenza, ma con la precisazione: “dove possibile”. Secondo la Uilp la presenza di spazi collettivi dovrebbe essere obbligatoria a prescindere in tutte le strutture.
Completamente da rivedere anche i “profili di bisogno” definiti dall’attuale regolamento regionale: “È neces