“Con questi ritmi rischiamo di vedere morire ancora molti anziani.” A lanciare l’allarme Spi, Fnp, Uilp Veneto, che puntano il dito contro i ritardi nell’arrivo dei flaconi.
“La programmazione vaccinale della Regione Veneto non tiene conto delle fasce più fragili della popolazione, di quei grandi anziani che sono le principali vittime del Covid. Lo diciamo da tempo: bisogna fare presto altrimenti fra qualche mese staremo a piangere ancora molti morti fra i nostri cari” dichiarano i Sindacati dei pensionati evidenziando che il piano veneto, partendo dagli 80enni e andando a ritroso, rischia di arrivare troppo tardi agli ultranovantenni, cioè la categoria più indifesa di fronte al virus. I dati, da questo punto di vista, parlano chiaro: in Veneto sono appena il 3% dei contagiati totali, ma ben il 28% di tutti i decessi.
Spi, Fnp, Uilp Veneto sono inoltre preoccupati dalla totale mancanza di un piano sulle vaccinazioni a domicilio degli anziani: “Anche sollecitata recentemente, la Regione non ha saputo dirci come intende agire con coloro che non possono recarsi, né autonomamente né accompagnati, ai centri di vaccinazione. Siamo allibiti che, da quel che traspare, la cosa sarà affrontata ‘al momento’: è inaccettabile. Chiediamo alla Regione di dare risposte concrete per tutelare la salute dei cittadini più fragili. Sappiamo che la fornitura di vaccini ha subito un rallentamento ma vanno rispettate le priorità indicate dall’Istituto superiore di sanità”.