Venerdì 23 ottobre, Spi, Fnp, Uilp Piacenza, attraverso una nota unitaria, hanno chiesto ai vertici delle Asp, dei centri residenziali per anziani (CRA) e dei centri sociosanitari che ospitano anziani e disabili (RSA), di fissare un incontro per fare il punto sull’emergenza sanitaria nel territorio.
“Siamo fortemente preoccupati per la seconda ondata e stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere fare per impedire che la storia a Piacenza si ripeta rispetto ai terribili mesi della scorsa primavera, con un impatto impressionante sulle strutture che ospitano anziani non autosufficienti e portatori di patologie croniche degenerative. L’incontro urgente che chiediamo alle strutture sociosanitarie che accolgono anziani – spiegano Spi, Fnp, Uilp Piacenza – ha l’obiettivo di supportare strutture e ospiti, per esaminare insieme le difficoltà che gli Enti stanno attraversando e per portare sul tavolo richieste e soluzioni che le organizzazioni sindacali dei pensionati potranno proporre ai Comuni, all’Ausl di Piacenza e ai distretti socio-sanitari”.
“Una conseguenza dell’aumento dei contagi è che il virus allunghi i suoi effetti nelle strutture residenziali per anziani e disabili – concludono i Sindacati dei pensionati– le stesse che nella nostra Regione hanno dovuto contare poco meno di 1.500 morti. Una serie di criticità sono emerse nei mesi scorsi e la verifica e l’implementazione della formazione sanitaria e degli organici, l’insufficienza presenza del personale prettamente sanitario nelle strutture, le difficoltà logistiche in caso di isolamenti e la scarsa dotazione di strumenti adatti a garantire la relazione ospiti-famigliari sono questioni già rese pubbliche dai sindacati pensionati. La tutela della dignità della vita degli ospiti anziani nelle strutture, anche in situazioni anomale di emergenza, è una linea di confine che non possiamo permettere che venga superata”.