“Dopo quanto è accaduto, non è più accettabile che la sanità lombarda sia gestita senza il coinvolgimento di tutte le parti sociali, compresi i sindacati dei pensionati che rappresentano una quota significativa del popolazione” dichiarano Spi, Fnp, Uilp Brescia e Valcamonica in una nota unitaria emanata nei giorni scorsi.
“La pandemia, che nel nostro territorio non ha avuto eguali per diffusione del contagio e morti, ha mostrato tutti i limiti della sanità lombarda” continuano i Sindacati dei pensionati. “Se la rete ospedaliera e di assistenza ha retto all’impatto del Covid 19 é stato grazie alla dedizione del personale sanitario ed alla mobilitazione del volontariato”.
Per Spi, Fnp, Uilp le risorse aggiuntive stanziate dai provvedimenti governativi “vanno investite nel segmento pubblico e per riavvicinare il servizio sanitario regionale al bisogno di salute di tutti i cittadini”.
I Sindacati dei pensionati inoltre chiedono “di essere coinvolti, in un confronto serio per arrivare a un patto concreto negli obiettivi e nei tempi di attuazione nell’interesse dei cittadini fruitori della sanità e di quanti vi operano.”