A causa della situazione di emergenza creatasi a seguito del diffondersi del Covid-19, la sanità sarda ha subito gravi rallentamenti: assistenza negata, liste di attesa infinite. A subire le conseguenze di questi ritardi sono soprattutto le persone anziane. Spi, Fnp, Uilp locali hanno dunque deciso di rivolgere un appello all’Assessore alla Sanità Mario Nieddu chiedendo a questi di far ripartire l’assistenza sanitaria: “Sappiamo che gli anziani sono cittadini ad alta domanda sanitaria, e non si può continuare a non dare alcuna risposta.- dichiarano i Sindacati- L’abbiamo avuta solo per la dematerializzazione delle ricette, che ha consentito agli anziani di non entrare negli ambulatori del loro medico di base. Ora è necessario che l’assessorato alla Sanità faccia ripartire l’assistenza sanitaria, anche perché la mortalità per patologie trascurate rischia di salire.”
“La pandemia ha richiesto un impegno massiccio da parte della Sanità, era giusto così, ma adesso non si può lasciare che tutto sia rallentato o, in certi casi, bloccato. I pazienti oncologici sono in una situazione assai difficile, ma non soltanto loro. Il paziente anziano non deve passare dal medico di famiglia all’ospedale. Le strutture sul territorio possono offrire un’assistenza adeguata ed evitare che gli anziani, cioè i più vulnerabili, entrino inutilmente negli ospedali. Una sanità più vicina al cittadino, che peraltro costa meno. Se poi si desse spazio e valore anche alla medicina preventiva, gli anziani avrebbero una salute assai migliore.”