“Stavolta il Sindaco c’era e c’erano anche i vertici regionali della Sanità, ma le risposte chieste dai Sindacati rispetto alla scelta pericolosa di trasformare una Rsa come la Seppilli di Perugia in struttura Covid non sono arrivate”. Dichiarano Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp Umbria a seguito dell’incontro tenutosi ieri, 17 novembre, presso il Comune di Perugia, sulla situazione dell’’ex Grocco’, trasformato parzialmente in una residenza per malati di Covid.
“Le nostre domande sono state sostanzialmente eluse – continuano i Sindacati – in particolare non ci è stato chiarito perché la scelta è ricaduta su una struttura così delicata, come l’ex Grocco, dove insistono moltissimi servizi rivolti anche ai bambini e dove sono presenti persone anziane con ovvie fragilità. Continuiamo a pensare che sarebbero state possibili altre soluzioni, evitando compresenze così delicate, ma ci sembra di capire che, nonostante le preoccupazioni del personale, degli utenti e delle famiglie, non si voglia tornare sulla decisione. Noi restiamo contrari a questa scelta, che abbiamo avversato dal primo momento – concludono– ma a questo punto è fondamentale almeno avere un monitoraggio costante della situazione, non solo al Seppilli, ma in tutte le strutture per anziani della nostra provincia e della nostra regione”.