Importanti risultati ottenuti da Cgil, Cisl, Uil Friuli insieme a Spi, Fnp, Uilp territoriali a seguito di un incontro con la Regione – svoltosi lo scorso 29 settembre – in tema di riforma sanitaria.
Primo fra tutti quello relativo alla conoscenza da parte degli utenti del nuovo assetto previsto per i medici di medicina generale, ovvero quelle aggregazioni nate per consentire orari ambulatoriali più ampi e sgravare, così, i pronto soccorso. Una possibilità sfruttata ancora in modo insufficiente tanto che la Regione – su spinta delle organizzazioni sindacali – avvierà a breve una vera e propria campagna informativa, inviando a tutti i cittadini assistiti una lettera con l’indicazione non solo del proprio medico di base, ma anche di tutti gli associati, con tanto di orari e disponibilità.
La Regione si è inoltre impegnata ad attivare, entro quest’anno, altri Cap, ovvero Maggiore Trieste, Cormons, Pagnacco, Povoletto, Zuliano, Sacile, Maniago e Palmanova.
“Vigileremo affinché questi impegni vengano rispettati nei tempi previsti – hanno commentato in una nota i sindacati – così come la promessa di intervenire in modo concreto nei prossimi sei mesi sull’annosa questione delle liste d’attesa, lavorando in stretta sinergia con i direttori generali delle Aziende sanitarie”.
Bene, infine, gli investimenti aggiuntivi (si parla di 133 milioni) posti sulle riforma per operazioni di tipo strutturale (tra cui l’acquisto di una macchina per radioscopia per il Cro di Aviano), ma anche l’accordo trovato sul fronte del personale, vale a dire la proposta di emanare attraverso l’assessorato alla formazione nuovi bandi per aumentare gli oss da 300 a 500, in modo da coprire i vuoti d’organico oggi registrati.
“Ora – hanno concluso poi i sindacati– attendiamo che ci vengano forniti i dati sul numero unico 112 e la definizione del prossimo incontro che sarà incentrato su sociale e case di riposo”.