Resoconto del confronto politico-programmatico a cura della Uilp del Trentino
Attualmente è in atto tra la Giunta provinciale di Trento e le forze sindacali dei pensionati un confronto politico- programmatico per discutere il Piano della salute 2015- 2025 e nel contempo, dare a breve risposte adeguate alle molte esigenze della categoria.
La UILP, dopo un approfondimento all’interno delle proprie commissioni di studio e un dibattito, sia in segreteria che in direttivo, ha proposta alle altre organizzazioni di categoria e alla camera sindacale, quanto segue:
1. Le liste d’attesa in riferimento alla diagnostica e alle visite specialistiche sono sempre indice di carenza di servizio. È necessario, quindi, contenere le liste d’attesa, non oltre 15 giorni, utilizzando in maniera più intensa laboratori e attrezzature ospedaliere.
2. Trasformare i benefit finalizzati all’assistenza da finanziamento diretto alla famiglia o al paziente in servizi (vedi assegno di cura, ecc.) Nel contempo, per dare risposta alle molte richieste di assistenza, occorre incrementare sia l’ADI che i posti nelle RSA.
3. Rafforzare la politica di prevenzione anche con screening per quelle patologie sempre più diffuse tra anziani e pensionati. Pratica che dovrà estendersi oltre l’età prevista attualmente, considerato l’allungamento dell’aspettativa di vita.
4. Per l’assistenza domiciliare a favore dei non autosufficienti, a parere della Uilp, occorre fornire un servizio adeguato, evitando di cambiare di frequente la persona incaricata a svolgere i servizi alle persone, in alternativa attivare un rapporto di lavoro diretto tra l’addetto all’assistenza, quale persona di fiducia indicata dall’assistito, e l’ente pubblico così come avviene efficacemente in Francia.
5. Le prestazioni RAO per gli ultrasessantacinquenni devono avvenire nella struttura più vicina alla residenza dell’utente.
6. All’interno della qualità della sanità non si deve considerare solo l’aspetto tecnico-infermieristico, ma anche una equilibrata distribuzione, a livello territoriale, dei presidi sanitari operanti in tutto l’arco delle 24 ore.
7. Per evitare in futuro che l’INPS recuperi tutte le quote assegnate dalla Provincia ad integrazione del reddito, si sollecita la Giunta ad erogarle sotto un profilo che non venga considerato come tale(vedi le migliaia di pensionati che devono restituire gli importi).
8) A seguito di una trattativa tra le forze sindacali e la Giunta sono stati destinati, per il 2015, 6 milioni di € a 40
mila pensionati il cui reddito non supera i 15 mila euro. Infatti costoro saranno esentati dal pagamento dell’addizionale Irpef per cui avranno per quest’anno un beneficio di 150 euro. Per il 2016 è in corso una trattativa. La richiesta della Uilp del Trentino mira alla detassazione, in termini proporzionali, applicando una no tax area a tutti i redditi da pensione.
Nel corso del confronto con il Governo provinciale si è fatto presente che prima di rivedere in aumento ticket e tariffe, sia nella sanità come in altri settori, occorre ridurre senza mezzi termini, sperperi, spesa improduttiva, costi esorbitanti dell’apparato politico e burocratico. Soltanto in un secondo momento si potrà eventualmente considerare necessaria, qualora venga intaccata la qualità del servizio, la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria o di altri servizi.
La segreteria della Uilp del Trentino