Chiediamo l’intervento di tutte le istituzioni preposte, dalla Prefettura, all’Asp, ai Distretti socio-sanitari, alle Amministrazioni locali, affinché ci sia un monitoraggio sulle reali condizioni delle strutture che ospitano anziani dopo il caso del comune del palermitano”
La richiesta dei sindacati dei pensionati territoriali arriva dopo quanto accaduto nella RSA di Villafrati, struttura nella quale sono stati registrati 62 casi di Covid19 tra personale sanitario e ospiti anziani. Il caso è stato riportato anche all’attenzione del Prefetto che lo scorso lunedì ha incontrato in video conferenza Cgil, Cisl e Uil regionali.
“Non è difficile immaginare che situazioni di grave e pericolosa difficoltà generale possano esserci proprio nei centri che accolgono un grande numero di anziani come le RSA, le case di riposo, le strutture di accoglienza pubbliche e private, accreditate e non. Per questo – aggiungono i segretari – è necessario l’intervento di tutte le Istituzioni preposte, dalla Prefettura, all’Asp, ai Distretti socio-sanitari, alle Amministrazioni locali, affinché ci sia un monitoraggio sulle reali condizioni di queste strutture, dove la vita di comunità accelera il contagio, esponendo a maggiore rischio, soggetti già particolarmente vulnerabili. Il Prefetto di Palermo ha assicurato a Cgil Cisl Uil di avere un attenzione particolare proprio per la sanificazione di queste strutture”.
I sindacati concludono, “Sarebbe auspicabile un tavolo di confronto tra tutte le Istituzioni affinché gli interventi siano certi e immediati, per evitare quella che potrebbe diventare una strage silenziosa.
E non vanno dimenticati, tutti gli altri anziani che vivono da soli e per i quali bisognerebbe attivare servizi sociali supplementari ed aggiuntivi, in un momento come questo, per sostenerli nei bisogni quotidiani (spesa, farmaci, pasti, pensione ecc…) evitando che si debbano esporre a possibili contagi, pericolosi per la loro vita”.