“Nella Regione Marche sono in forte aumento bisogni e risposte per i non autosufficienti. Il terremoto ha aggravato queste problematiche anche a causa dell’inabilità di ben 18 strutture con una riduzione di 500 posti letto” è quanto si legge in una nota della Uil Pensionati Ascoli Piceno e Fermo che sottolinea inoltre l’aumento dei costi sia per i servizi dei residenti, si aper i semi residenti e in compartecipazione.
“Il fondo di solidarietà definito nel 2014 con l’accordo Organizzazioni sindacali – Regione per il sostegno alle famiglie non decolla – si legge nel documento – Solo con l’ultimo assestamento di bilancio la Regione ha attivato una piccola parte di risorse ma non rispondente alle intese sottoscritte. Il 5 luglio 2016 Uilp, Spi, Fnp territoriali hanno inviato alla Regione Marche un documento per l’attivazione del fondo non autosufficienti con risorse nazionali e regionali e di un Piano di interventi sui servizi domiciliari residenziali diurni a sostegno degli utenti e delle famiglie. Ma ad oggi la Regione non risponde.
“Ricordiamo – conclude la nota – che le Marche hanno il più alto indice d’invecchiamento del Paese con persone con più di 64 anni (23,7%). Le proposte delle organizzazioni sindacali dei pensionati sono note:
1- contrari ad una riduzione delle cure domiciliari;
2- reale integrazione socio sanitaria;
3- costituzione servizi residenziali e riequilibrio territoriale con ospedali di comunità e case della salute di tipo A