A seguito della forte pressione dei Sindacati, il 21 maggio si è tenuto tra Cgil, Cisl, Uil Lombardia, Spi, Fnp, Uilp Lombardia, l’Assessorato al Welfare della Regione, le associazioni dei principali gestori di Rsa e l’Anci, l’incontro dell’Osservatorio RSA. Durante l’incontro le Organizzazioni sindacali, nuovamente evidenziato le problematiche inerenti a salute, sicurezza di ospiti e personale e futuro della strutture e l’assessore ha annunciato una delibera con le linee guida sulla fase 2.

Con riguardo a questo ultimo punto, il 25 maggio Spi, Fnp, Uilp hanno emanato una nota congiunta indirizzata al presidente della Regione, all’assessore al Welfare e a quello delle Politiche sociali, tramite la quale i Sindacati ribadiscono le proprie posizioni: ”Ribadiamo ancora una volta la nostra totale contrarietà alla presenza promiscua, all’interno delle Rsa di pazienti Covid e non Covid. Pertanto le Rsa Covid dedicate dovranno essere necessariamente strutture totalmente indipendenti e autonome dal punto di vista strutturale e organizzativo. L’eventuale decisione di trasformare una Rsa in Rsa Covid non dovrà comportare disagi o costi aggiuntivi per gli ospiti e i famigliari. Con riferimento ai previsti tavoli regionali e territoriali di aggiornamento e monitoraggio del percorso avviato, chiediamo il coinvolgimento anche delle nostre organizzazioni in quanto rappresentanti degli ospiti. Ribadiamo la necessità di un nostro coinvolgimento attivo nella revisione del sistema degli accreditamenti, in particolare per quanto attiene alla compartecipazione alla spesa delle famiglie, che non dovrà in alcun modo subire rincari.