Nei giorni scorsi Spi, Fnp, Uilp locali hanno inviato una nota unitaria al Prefetto di Gorizia, con il fine di sollecitare un monitoraggio immediato di tutte le strutture di assistenza socio-sanitaria residenziale e non residenziale ed il
coordinamento delle loro attività affinché gli anziani, e il personale che vi opera, siano tutelati con tutti gli strumenti a disposizione. I Sindacati dei pensionati chiedono inoltre che venga istituito urgentemente un osservatorio, snello ed efficiente, in grado di raccogliere velocemente istanze e problematiche, individuali e collettive. Si legge nella nota:
«Il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione d’Italia per numero di anziani in rapporto alla popolazione. Il territorio pordenonese in particolare registra una presenza di persone con più di 65 anni pari al 24% con un indice di vecchiaia che supera il numero di 177 anziani per ogni 100 giovani. È questa la condizione sociale che ci spinge a richiedere una particolare attenzione per questa popolazione, non solo perché l’epidemia sta interessando il loro mondo, ed in modo particolare il nostro Paese, ma anche perché sono gli anziani a rischiare maggiormente le ripercussioni di un possibile contagio». «Non possiamo poi dimenticare va avanti la missiva che a queste problematiche si aggiungono quelle derivanti dall’isolamento sociale e che gli interventi di assistenza e di cura sono diventati problematici e richiedono una maggiore attenzione in particolare nelle case di riposo e alle persone non autosufficienti.
Per questo chiediamo, attraverso il coinvolgimento di tutte le Istituzioni preposte, che vengano immediatamente monitorate tutte le strutture di assistenza socio-sanitaria residenziale e non residenziale e di coordinare le loro attività affinché gli anziani, e il personale che quì opera, siano tutelati con tutti gli strumenti di cui disponiamo. Sollecitiamo inoltre la Prefettura e i soggetti istituzionali presenti sul territorio, i Comuni e l’Azienda Sanitaria, perché venga istituito urgentemente un osservatorio, snello ed efficiente, in grado di raccogliere velocemente istanze e problematiche, individuali e collettive, di cui anche noi come Spi, Fnp , Uilp siamo portatori sensibili. L’istanza che presentiamo al Prefetto è una proposta che ci vede come interlocutori a fianco delle nostre rispettive confederazioni e che si ripropone, come già sta avvenendo per altri ambiti di intervento. Nostro obiettivo è il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati (servizi sociali, organizzazioni sindacali e datoriali, protezione civile, rete delle associazioni, terzo settore) perché si proceda all’individuazione di risoluzioni efficaci e rapide. Le segnalazioni di contagio e di difficoltà, anche gravi, che la popolazione anziana sta vivendo presso le proprie abitazioni ed in altri luoghi, sono molte e di queste tante sono quelle che si leggono sulla stampa. Stiamo parlando di situazioni che impongono una straordinaria attenzione e cooperazione, azioni che devono andare oltre le reticenze ed i formalismi, investendo sulla massima trasparenza informativa da parte dei soggetti pubblici preposti sostanziando una collaborazione civica e sociale non formale, ma proattiva e concreta. Il Coronavirus mette tutti sullo stesso piano ma a soffrire di più sono le figure deboli della nostra società.”