La data del 25 novembre accende ogni anno i riflettori sul fenomeno della violenza maschile contro le donne che, purtroppo, non sembra conoscere battute d’arresto. Nel nostro Paese, ancora oggi, si verifica un femminicidio ogni due giorni.
Non dobbiamo dimenticare che la convenzione di Istanbul, ratificata anche dall’Italia al pari di molti altri Paesi europei e non, ci ricorda che il reato della violenza contro le donne e la violenza domestica rappresentano nella nostra società una grave mancanza di rispetto dei diritti umani basilari per la persona.
La violenza contro le donne è un fenomeno che coinvolge molteplici aspetti della vita sociale e, in particolare, prende le mosse da logiche patriarcali.
Il fenomeno ha un costo spropositato nella nostra società e, per tale ragione, è fondamentale un cambiamento culturale poggiato su percorsi scolastici ed educativi e sul lungimirante investimento di significative risorse nelle politiche di prevenzione.
Le donne che riescono a trovare il coraggio di denunciare la violenza devono essere inserite in percorsi formativi e di inserimento lavorativo.
Il sindacato può fare molto attraverso le strutture nazionali di categoria e le strutture di servizio.