Una delle soluzioni proposte dalla Regione Friuli Venezia Giulia per far fronte alla situazione d’emergenza delle case di riposo, sarebbe quella di adattare una nave da crociera, trasformandola in un ricovero temporaneo per i positivi. Uilp e Spi Regionali, in una nota rilasciata nei giorni scorsi, esprimono il loro disaccordo su questa eventualità e chiedono di essere ascoltati dalle istituzioni regionali.
“La scelta di ricorrere a una nave per accogliere gli anziani contagiati da Covid-19 rappresenta un’ipotesi non condivisibile per vari motivi, primo fra tutti i tempi necessari per sistemare e adeguare spazi, servizi e attrezzature. Di fronte all’emergenza in atto, perdere altri giorni non sarebbe certo indolore”, commentano Magda Gruarin, Uil pensionati Fvg, e Roberto Treu, Spi.”
“Abbiamo già denunciato ritardi e sottovalutazioni nel monitorare e comprendere l’andamento dell’epidemia nelle case di riposo, nonostante che sin dai primi di marzo avessimo unitariamente sollecitato la Giunta regionale a istituire una task force per gestire questa specifica emergenza. Abbiamo poi contestato con forza la direttiva regionale che prevedeva di mantenere nelle case di riposo gli ospiti contagiati, anche laddove non esisteva la possibilità di isolamento, sottolineando inoltre l’importanza dell’informazione e della formazione al personale diretto e indiretto operante nelle case di riposo”, spiegano ancora dalle organizzazioni sindacali.
“Ritardi, errori e lacune hanno contribuito al dilagare del contagio e purtroppo dei decessi. Alla nostra richiesta di una struttura ad hoc per ricoverare i contagiati, ci è stato risposto che era meglio tenerli nelle attuali residenze per non compromettere il loro stato psicofisico: oggi si propone, invece, di trasferirli nella cabina di un traghetto. Chiediamo di essere ascoltati per un confronto costruttivo sulle varie ipotesi in campo, tenendo soprattutto presente che, in una città come Trieste esistono moltissime strutture alberghiere vuote e disponibili a svolgere questa ospitalità. Va anche ricordato che l’Anci nazionale ha predisposto una proposta di convenzione tipo con hotel e alberghi da applicare su tutto il territorio nazionale, già accolta da molte regioni”, si legge ancora nella nota.
Confidiamo in un ripensamento chiaro della Regione, ribadendo la nostra piena disponibilità a interloquire con l’assessore regionale e con le direzioni delle Aziende sanitarie in maniera stringente, nel quadro di un vero confronto. Del resto, anche il ripensamento tardivo sulla classificazione e riorganizzazione delle case di riposo espresso dall’assessore conferma che le osservazioni e le proposte del sindacato erano corrette e di buon senso. L’auspicio è che, terminata questa emergenza sanitaria, vengano prese in considerazione e non dimenticate”, concludono Gruarin e Treu.