Il 30 dicembre Spi,Fnp,Uilp del Friuli Venezia Giulia hanno tenuto una conferenza stampa a Udine. I Segretari regionali Magda Gruarin (Uilp), Roberto Treu (Spi), Renato Pizzolitto (Fnp) hanno indetto la conferenza al fine di reiterare le richieste che da mesi i pensionati avanzano sia al governo nazionale che a quello regionale. I temi centrali sono stati quindi quelli protagonisti della mobilitazione degli ultimi mesi: la sanità, il welfare e la pressione fiscale.
La rimodulazione delle addizionali locali, spiegano i Segretari regionali, è una delle strade da seguire per cercare di allentare la pressione fiscale sui pensionati, che in Italia sfiora il 20 per cento, superando di molto la media degli altri principali Paesi europei. Un dato sul quale si allinea anche il Friuli Venezia Giulia, dove i pensionati versano ogni anno 1,35 miliardi di tasse, cui si sommano oltre 100 milioni di addizionali regionali e comunali, per un prelievo totale di 1.450 milioni di euro, a fronte di 7,5 miliardi di reddito complessivo dei 356 mila contribuenti con redditi da pensione residenti in regione. Un terzo dei quali, ricordano i pensionati, si colloca sotto la soglia dei 1.000 euro lordi mensili di pensione.
Essenziali anche la lotta all’evasione fiscale e la perequazione delle pensioni all’inflazione: a causa del blocco delle rivalutazioni nel 2012-2013 e degli altri tagli alla rivalutazione pensionistica, dal 2012 ad oggi i pensionati friulani hanno perso quasi un miliardo di euro.
Per quanto riguarda la sanità, Gruarin,Treu,Pizzolitto chiedono alla Regione e ai Comuni la creazione di un sistema socio-assistenziale capace di affrontare l’invecchiamento della popolazione: “Solo un adeguato rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliare integrata” spiegano i tre segretari “può consentire alla nostra regione di fronteggiare in maniera adeguata la diffusione delle non autosufficienze e delle patologie croniche, confermando e consolidando un modello di welfare che resta avanzato rispetto al resto del paese». Infatti, in Friuli Venezia Giulia il numero degli anziani è in aumento, come è in aumento il numero di persone non autosufficienti che in questa regione sono 124 mila, di cui la maggior parte anziani.
I tre segretari regionali si ritengono inoltre insoddisfatti dalla scelta di incrementare dal 3,8 al 6 per cento la quota di spesa sanitaria destinata alla copertura delle prestazioni erogate dai privati convenzionati: “La priorità doveva essere quella di rafforzare la sanità pubblica, a partire dal fabbisogno di personale e dal potenziamento dei servizi territoriali”.