“Recuperare l’ex ospedale di Città di Castello, in abbandono ormai da oltre 20 anni, dando finalmente corso al progetto, già previsto e finanziato, di trasformazione dello stabile di proprietà della Regione in una Casa della Salute”. È la richiesta che Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp locali hanno avanzato oggi con una mobilitazione di fronte all’ex nosocomio. Alla mobilitazione, svolta in pieno rispetto delle norme di sicurezza dettate dall’emergenza sanitaria, hanno preso parte anche il sindaco di Città di Castello e altri rappresentati istituzionali.
“Che fine hanno fatto i soldi destinati a questa operazione di recupero – hanno chiesto i Sindacati – e perché in una fase di emergenza sanitaria come questa non si è fatta e non si fa programmazione per il riutilizzo di strutture pubbliche importanti come questa?”. Nei giorni scorsi, infatti, una richiesta analoga era stata avanzata per l’ex ospedale di Gualdo Tadino, altra struttura pubblica abbandonata e mai riutilizzata. “Noi crediamo che gli ospedali da campo siano una risposta che rincorre l’emergenza mentre noi abbiamo bisogno di interventi che oltre a dare risposte nell’immediato consentano il potenziamento della risposta sanitaria pubblica. Quindi – hanno concluso – accanto alle necessarie assunzioni di personale va messo in campo un progetto di recupero e riutilizzo delle importanti strutture pubbliche esistenti e ad oggi inutilizzate per potenziare la sanità del territorio, elemento imprescindibile per garantire il diritto alla salute delle persone”.