“Confidiamo che questo fine settimana sia risolutivo per i 56mila over 80 veneti ancora non vaccinati. Non discutiamo le modalità di accesso, libero o con prenotazione o entrambi, stabilite da ogni singola Ulss, e diamo per scontato che si organizzino per evitare nel modo più assoluto che si verifichino code – sarebbero incresciose data l’anzianità
“Durante la pandemia hanno mostrato tutta la loro fragilità in un sistema sociosanitario, quello veneto, considerato da molti una eccellenza. Le case di riposo del Veneto sono state piegate dal virus e si sono ritrovate a contare le vittime isolate nella solitudine delle proprie stanze. In pratica, le Rsa venete hanno perso circa l’8% dei
“Siamo stanchi di questo atteggiamento paternalistico, per cui quando c’è qualcosa che non funziona è sempre colpa di qualcun altro, oppure il problema non è così grave e bisogna portare pazienza: dietro a ogni caso c’è una persona vera, che merita rispetto.” A dichiararlo, Spi, Fnp, Uilp Veneto, a seguito dei numerosi disservizi subiti dagli
“Con l’ansia di dimostrare di essere i primi della classe annunciando in continuazione “idee” e “soluzioni”, la Regione Veneto ha alimentato una tale confusione sulla campagna vaccinale anti Covid che i Sidnacati dei pensionati del Veneto non temono di ripetersi: gli anziani, la categoria che insieme ai soggetti fragili deve essere tutelata per prima, sta
Il Consiglio della Uilp Veneto, riunitosi oggi 31 marzo, ha eletto Debora Rocco Segretaria generale. Rocco succede nell’incarico a Fabio Osti. “Quando ci siamo trovati a inizio gennaio per fissare la data del 31 marzo – ha spiegato Debora Rocco nel corso del suo intervento – non avevamo idea che ci saremmo ritrovati in videoconferenza:
Maggiore chiarezza sulle informazioni e sulle modalità di somministrazione del vaccino, nonché sul ruolo dei medici di medicina generale. È la richiesta di Spi, Fnp, Uilp Veneto che in questi giorni sono stati tempestati da numerose richieste di chiarimenti da parte dei propri iscritti. “Il ritiro delle dosi AstraZeneca, che ha obbligato le Ulss a rivedere il piano
“Si può morire di Covid ma anche la solitudine fa molto male. Lo sanno bene, purtroppo, i tanti anziani ricoverati nelle case di riposo venete, che da mesi non ricevono un abbraccio dai propri cari a causa delle necessarie restrizioni imposte per affrontare la pandemia. Ora, però, le Rsa della nostra regione sono praticamente Covid
“L’inserimento dei grandi anziani ultranovantenni e centenari nel calendario veneto delle vaccinazioni anti Covid è un risultato che come Sindacati dei pensionati orgogliosamente rivendichiamo e che denota il ruolo propositivo che un sano confronto con le parti sociali può svolgere nella lotta alla pandemia.” Così, Spi, Fnp, Uilp Verona tramite una nota unitaria emanata ieri,
“Il 12 febbraio siamo intervenuti pubblicamente per sottolineare come il calendario della campagna vaccinale della Regione non tenesse conto dei più fragili. Da quel momento siamo stati ancor di più sommersi di chiamate e-mail di anziani molto preoccupati per la loro salute. Dopo di noi, altri hanno sottolineato l’iniquità di quella programmazione, che rischiava di
Spi, Fnp, Uilp Verona, tramite una nota unitaria, esprimono forte preoccupazione per la situazione nelle strutture residenziali sociosanitarie per anziani. “Il drastico calo di contagi tra ospiti e personale delle Rsa è una buona notizia –dichiarano i Sindacati dei pensionati- ma dobbiamo fare i conti con l’andamento altalenante, ad ondate violente e progressive, tipico della
Lotta alla povertà e alla disuguaglianza, politiche per anziani e giovani e infrastrutture sanitarie per combattere la diffusione del Covid-19, istituzione di un fondo per aiutare i cittadini che perdono il lavoro e non riescono più a pagare le rate del mutuo. Queste le istanze che Cgil, Cisl, Uil e Spi, Fnp, Uilp Belluno porteranno
“Riteniamo prioritario accelerare la copertura vaccinale delle fasce più esposte e a rischio della popolazione”. A dichiararlo, la Uil Pensionati Veneto Orientale, a seguito dei ritardi e dei malfunzionamenti della campagna vaccinale regionale. “Ci sono altri problemi da affrontare -prosegue la Uilp- come il fatto che alcuni medici di medicina generale che hanno cessato l’attività