Comunicati Stampa SPI, FNP e UILP
Adesioni altissime in tutta Italia. Il 9 maggio Assemblee a Padova, Roma e Napoli La manifestazione nazionale indetta dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per il 1° giugno a Roma è stata spostata da piazza del Popolo a piazza San Giovanni alle ore 10.00 per le altissime adesioni registrate in queste ore tra i pensionati
Il 9 maggio assemblee a Padova, Roma e Napoli Tre grandi assemblee per il prossimo 9 maggio a Padova, Roma e Napoli e una manifestazione nazionale il 1° giugno in piazza del Popolo a Roma. I Sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil annunciano l’avvio della mobilitazione dei pensionati per protestare contro la totale mancanza di attenzione
La mobilitazione continuerà per arrivare a una manifestazione nazionale I pensionati sono scesi oggi in piazza in tutta Italia per protestare contro la decisione del governo di rimettere mano alla rivalutazione delle pensioni. La mobilitazione indetta dai Sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil si è tenuta nella stragrande maggioranza delle province italiane con presidi davanti alle
I Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil scenderanno domani in piazza in tutta Italia per protestare contro la decisione del governo di tagliare la rivalutazione delle pensioni. La norma contenuta nella legge di bilancio prevede infatti la revisione del sistema di indicizzazione degli assegni a partire da quelli da 1.500 euro riducendone così il
Continua la vessazione dei pensionati. In tre anni la manovra sottrae 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati intervenendo nuovamente sull’adeguamento delle pensioni all’inflazione. Ora diciamo basta. I pensionati faranno sentire la propria voce per denunciare l’ipocrisia del Governo che con una mano sembrerebbe dare ma con l’altra certamente toglie. Pur essendo un periodo
“Il governo non faccia cassa con i pensionati andando a rimettere le mani sul sistema di rivalutazione penalizzando così milioni di persone”. A denunciarlo sono i Segretari generali dei Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima facendo riferimento alla volontà dell’esecutivo di modificare in legge di bilancio il
“Il modello Riace non sia smantellato. Fermiamo questa assurda campagna d’odio verso chi è venuto nel nostro Paese e difendiamo il diritto all’accoglienza così come è previsto dai Trattati internazionali e dalla nostra Costituzione. Quello che sta succedendo non ci lascia indifferenti ma ci obbliga ad una reazione democratica. Chiediamo quindi al Governo di rivedere
“Le pensioni non si toccano. Il governo farebbe bene a fermarsi prima di fare degli errori e ad aprire un confronto serio e di merito con i Sindacati”. Lo dichiarano in una nota i Segretari generali di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Ivan Pedretti, Gigi Bonfanti e Romano Bellissima. “Tra ipotesi di ricalcoli, contributi di solidarietà
Avviare e promuovere momenti di confronto a livello nazionale, nonché a livello locale attraverso il coinvolgimento delle ANCI regionali e delle rappresentanze territoriali dei sindacati sulle principali tematiche di welfare e rispondere al meglio ai bisogni della popolazione anziana. Questi gli obiettivi del Protocollo di intesa che l’Anci ha siglato nelle settimane scorse con Spi-CGIL,
I sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil giovedì 22 febbraio , presso l’Auditorium di Via Rieti a Roma, a partire dalle ore 9,30, presenteranno alla politica le loro riflessioni e proposte per una legge nazionale sulla non autosufficienza che risponda ad una vera e proprio emergenza nazionale e ad un grave
“Bene l’emendamento sul pagamento delle pensioni il primo del mese. Avevamo chiesto al governo di intervenire ed è positivo che la questione sia stata risolta una volta per tutte”. Lo dichiarano i Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil commentando l’approvazione da parte della Commissione bilancio dell’emendamento alla manovra sul giorno di pagamento delle pensioni. “Particolarmente
I Sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil chiedono al governo di modificare la norma sul giorno di pagamento delle pensioni. La norma contenuta nel decreto 65/2015 stabilisce infatti che dal 2018 gli assegni andranno in pagamento il secondo giorno bancabile o il giorno successivo se si tratta di festivi. Questo significa che in alcuni mesi