Attraverso una nota congiunta emanata nei giorni scorsi, Spi,Fnp,Uilp Brescia hanno chiesto ai Comuni del territorio di prorogare la validità degli accordi di negoziazione sociale. Si tratta degli accordi stretti tra i Sindacati e le amministrazioni comunali, nei quali sono stati concordati interventi a favore degli anziani e delle fasce deboli della popolazione, ad esempio contributi per le spese sanitarie e per le utenze domestiche. I Sindacati ne hanno chiesto la proroga formalizzata perchè, a causa dell’emergenza Covid-19, svolgere gli incontri di verifica e di rinnovo previsti dagli stessi protocolli non risulta possibile.
Come sostengono i Sindacati nella nota congiunta, la situazione attuale fa emergere con ancora più forza î bisogni sociali. Gli anziani vivono una situazione critica dal punto di vista del rischio sanitario, soffrono particolarmente per l’isolamento imposto e hanno bisogni specifici accresciuti . Per la popolazione in generale, in particolare per le fasce economicamente più deboli, aumentano le necessità, dunque, è indispensabile mettere in campo tutti gli strumenti di supporto. In questo i Comuni hanno un ruolo determinante: sono l’istituzione più vicina ai cittadini, a contatto più diretto con i bisogni e a cui primariamente in molti si rivolgono di fronte a necessità
Per i sindacati pensionati che, lo scorso anno, hanno siglato 127 accordi con le Amministrazioni, í comuni restano un punto di riferimento con cui c’è un rapporto costante. Anche in questa fase, è fondamentale che le scelte prese siano all’insegna dell’equità, della considerazione dei bisogni e finalizzate a favorire coesione sociale. Elementi su cui dovrà basarsi il percorso di ricostruzione che riguarderà il welfare a ogni livello