Si è svolto il 3 ottobre a Trento il convegno organizzato dalla Uil pensionati di Trento e Bolzano insieme a ADA – Associazione per i diritti degli anziani delle due Province – “Anziani in montagna – tre realtà di montagna a confronto – Belluno Bolzano Trento”. Relazione introduttiva della psicologa Rita Meloni, interventi di Enzo Amistadi, Helmut Bachmeyer, Gianni Pavanelli, Danilo Tomasini, Mauro Fratucello, Claudio Luchini; e la conclusione è stata affidata ad Oscar Capobianco, Segretario Nazionale Uilp.
Una mattinata densa di contributi e spunti, sia della ricercatrice Meloni che dello scrittore E. Amistadi, autore del libro “Montanari si diventa”, e naturalemnte dei Presidenti ADA di Trento e Bolzano e dei Segretari Uilp delle due Province. Purtroppo è mancata la presenza proprio della realtà montana più critica, Belluno, che non ha potuto essere presente. Il Segretario Uilp di Bolzano DaniloTomasini si è soffermato sul fatto che il fenomeno dello spopolamento delle montagne in AltoAdige fortunatamente oggi non si pone, grazie ad una cultura di forte identificazione col territorio, alle competenze dello Statuto Speciale (es. legge sul “Maso Chiuso”), al turismo diffuso tutto l’anno ed ai numerosi interventi di sostegno alle piccole realtà di montagna.
Naturalmente tutto ciò è stato il frutto di un processo molto lungo che va dal dopoguerra ad oggi e che ha visto una forte crescita del turismo, specie quello d’oltralpe che può avvantaggiarsi del bilinguismo diffuso. Semmai oggi il problema è l’eccessiva urbanizzazione delle montagne, strade ed alberghi ovunque ed il carico ambientale conseguente. Il problema dello spopolamento in altre realtà, prima ancora che un fenomeno economico, è un problema di volontà politica di investire nella montagna, troppo spesso considerata come una periferia di poco interesse.