Ieri 7 maggio si è tenuto tra Spi, Fnp, Uilp Ancona, Vice Prefetto, Servizio regionale politiche sociali e ASUR, un incontro in videoconferenza per fare il punto sulla situazione degli anziani ospiti delle strutture residenziali e socio sanitarie e sui servizi territoriali. Durante l’incontro i Sindacati dei pensionati hanno chiesto di avere un quadro sintetico della situazione a seguito di analisi e verifiche effettuate nelle ultime due settimane dai Servizi della regione Marche
Le istituzioni hanno riferito che dai dati raccolti con un monitoraggio quotidiano la situazione sembra esere sotto controllo e che le case di riposo nella Provincia di Ancona che presentano importanti criticità e per le quali è stato necessario un intervento a sostegno e diretto delle strutture sanitarie dell’Asur sono 3. Nella quasi totalità delle strutture residenziali sociosanitarie, come riferito dai dirigenti a seguito di confronti con i gestori, è applicato il protocollo per la prevenzione ed il controllo dell’infezione da Covid 19, secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore della Sanità, come la dotazione dei dispositivi di protezione individuale per gli operatori,la preparazione della strutture per prevenire il contagio, il contenimento di eventuali nuovi casi di infezione e la formazione qualificata del personale.
Inoltre, a seguito della richiesta dei Sindacati dei pensionati, è stato programmato un intervento per effettuare gli accertamenti sanitari su ospiti e operatori sanitari e socio assistenziali nella totalità delle strutture. Nelle scorse settimane si sono costituite le Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) che operano su tutto il territorio regionale. I Sindacati hanno chiesto alle istituzioni di garantire la continuità di tale servizio anche quando l’emergenza Covid-19 sarà finita. Inoltre Spi, Fnp, UIlp hanno richiesto che una unità operativa USCA ( delle 9 operanti nell’area vasta 2) sia dedicata solo ad interventi nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti.
Nel corso dell’incontro Spi, Fnp, Uilp hanno espresso dei dubbi sulla veridicità dei dati sui decessi da Covid forniti dalla Regione Marche: un tasso di decesso pari al 2% degli ospiti delle strutture appare ai Sindacati sottostimato se confrontato ai dati indicati nel recente report dell’Istat.
Nel prosieguo della riunione, le istituzioni hanno reso noto ai Sindacati che gli Ambiti Sociali e i Sindaci, attraverso la predisposizione di piani operativi elaborati in questi giorni hanno riattivato e riorganizzato i servizi di assistenza domiciliare per anziani e disabili, dando priorità agli interventi più critici ed in particolare ai soggetti che prima dell’emergenza usufruivano dei centri diurni (disabili, malati di alzheimer e aventi disturbi mentali).
Inoltre la Regione sta elaborando delle linee guida (da coordinare con l’Anci e da confrontare con i Sindacati) sull’organizzazione e sui requisiti dei nuovi centri diurni da avviarsi entro il mese di maggio con l’obiettivo di riattivarli ed aprirli da giugno in massima sicurezza per gli utenti, per le famiglie e per gli operatori, secondo le indicazioni e le prescrizioni delle Autorità competenti.Il Prefetto Vicario, preso atto delle comunicazioni dei responsabili regionali della Sanità e delle valutazioni espresse dal Sindacato per il confronto avuto e i risultati ottenuti, ha invitato tutti a proseguire nel costante monitoraggio della situazione e di effettuare un ulteriore incontro tra due settimane per un aggiornamento sulle problematiche e sulle questioni oggetto della discussione.