Comunicato stampa Spi, Fnp, Uilp Lazio.
Basta: stanchi di pagare i pensionati lanciano una campagna straordinaria per abbassare le tasse nel Lazio.
Questa mattina, nel corso di una riunione degli esecutivi unitari regionali i pensionati di Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilp del Lazio hanno chiesto al Governo ed al Parlamento un deciso cambiamento della Legge di stabilità 2014. La proposta di legge presentata dal Governo non è utile per far uscire il Paese dalla recessione e non realizza l’equità del sistema fiscale. Nel prossimo triennio circa 5 milioni di pensionati perderanno in media altri 615 euro a testa per il meccanismo di indicizzazione previsto dalla legge di stabilità. Questi sacrifici si sommano ai circa 8 miliardi che i pensionati hanno pagato per la mancata indicizzazione nel biennio 2012/13 e che non recupereranno più.
Questa, pagata solo dai pensionati, è l’unica vera patrimoniale che si è fatta in questo Paese. I redditi da pensione continueranno a perdere potere d’acquisto e questo mentre ai pensionati si chiede di farsi carico di figli e nipoti che hanno perso il posto di lavoro, sono cassintegrati, esodati…
Per milioni di pensionati il tema non è più quello di fare a meno del necessario per vivere, ormai gli anziani debbono rinunciare anche a curarsi, come certificato da importanti ricerche, con conseguenze negative sul benessere e sulla salute. Per questo, i pensionati di Spi Fnp Uilp saranno in piazza insieme con i lavoratori, i giovani ed i precari negli scioperi generali che sono stati programmati da Cgil Cisl Uil per i prossimi giorni. E non si fermeranno, perché, se necessario, sono già pronti a dare vita ad autonome iniziative della categoria.
Dalla riunione di oggi è scaturita, altresì, la decisione di sviluppare una forte iniziativa per realizzare confronti con la Regione Lazio e con i Comuni per modificare in senso più equo le tasse e le tariffe locali. Tra Irpef nazionale ed addizionali regionali e comunali i pensionati del Lazio pagano 11,8 miliardi di tasse. A ciò va aggiunto il fatto che le addizionali che pagano i cittadini della Regione sono tra le più alte d’Italia e profondamente inique perché non sono progressive come prevede la Costituzione e come rivendicato dai sindacati unitariamente. Spi Fnp Uilp chiedono, inoltre, con forza a Regione e Comuni un deciso impegno contro l’evasione fiscale e per una revisione del sistema delle tariffe e delle altre imposte locali che sempre più debbono essere graduate attraverso l’utilizzo dell’Isee.
Da questi interventi possono scaturire una parte significativa delle risorse necessarie, non solo per la rimodulazione delle tasse e delle tariffe, ma sopratutto per salvaguardare e rafforzare il sistema di protezione sociale indispensabile per la vita ed il benessere degli anziani e dei cittadini tutti.
Roma, 25/10/2013