“Non possiamo permetterci di fallire l’appuntamento con la programmazione del Pnrr. Mentre in altre regioni tutti gli sforzi vanno nella direzione di programmare e spendere le risorse destinate dall’Europa alla ripartenza della nostra nazione, in Calabria continuiamo a scontrarci con una disarmante incapacità programmatica e gestionale.
Non lo possiamo accettare per i nostri giovani ma, soprattutto, non possiamo consentire che questo rischio possa appesantire il fardello economico e sociale che le nostre anziane ed i nostri anziani, le nostre pensionate ed i nostri pensionati sono chiamati a sopportare da troppo tempo.” Così, il Segretario generale Uilp Calabria Francesco De Biase tramite una nota indirizzata al Presidente della Regione.
“Secondo i dati del monitoraggio della spesa effettiva al 31 dicembre del 2021 dei fondi strutturali 2014-2020, certifica una spesa di poco superiore al 50% per un ciclo di finanziamenti che avrebbe dovuto trovare conclusione già lo scorso anno.
In questo senso, sono disarmanti le stesse affermazioni del governatore Occhiuto di qualche giorno fa, quando confermando anche i nostri studi, dichiarava che la Calabria non ha speso circa 1,1 miliardi di euro delle risorse assegnatele, certificando che nella nostra terra troppo spesso non si è avuta la volontà e la capacità di spendere.
Quanto detto dal governatore Occhiuto ci preoccupa perché ci fa capire che nulla ancora è cambiato, che l’insipienza della politica e la burocrazia farraginosa ancora oggi impediscono a questa terra di cambiare la propria narrazione, di voltare pagina rispetto ad un passato fatto di errori marchiani e incapacità strutturate.
E’ evidente che un sistema inefficiente ha caratterizzato la gestione dei fondi strutturali, con colpevole complicità della politica regionale, di qualsiasi colore politico. Come se, nella nostra terra, l’urgenza di uno sviluppo programmato, per far fronte ai tanti bisogni, non fosse necessario.
Per questo chiediamo con forza al governatore di incidere con rapidità nelle scelte, per scongiurare una condizione di acuta sofferenza sociale che mette a rischio la coesione e la ripresa. Riteniamo che concentrarsi su pochi obiettivi ma di grande respiro, sia opportuno. Chiediamo concretezza, non teorie politicamente corrette. Chiediamo un programma chiaro e mirato. Noi rivendichiamo con forza che, da queste misure straordinarie, si creino nuovamente le condizioni per rispondere ai bisogni dei lavoratori, delle famiglie e, quindi, anche dei futuri pensionati, in modo da ricostituire diritti, ristabilire giustizia sociale, occupazione ed efficienza nei servizi.
Gli strumenti finanziari, infatti, devono obbligatoriamente rappresentare uno scudo all’inflazione che sta decimando il potere d’acquisto di pensionati e lavoratori.
E’ una questione evidente di giustizia sociale, di efficienza del sistema di coesione. Le asimmetrie e le disuguaglianze potranno essere risolte solo se si investiranno bene le risorse oggi disponibili. Nella convinzione che la logica dello spendere tanto per spendere non porterà ad alcun miglioramento strutturale.”
18/03/2022