Si è concluso ieri, 10 ottobre, il corso di formazione seminariale ‘Pandemia e anziani, Regione, Inps, Stato e Sindacato’ organizzato dalla Uil Pensionati Puglia.
Al corso, durato 4 giorni, che è stato introdotto e presieduto dal Segretario generale Uilp Puglia Rocco Matarozzo, sono intervenuti, tra gli altri: il Segretario confederale Uil Domenico Proietti, che ha illustrato le proposte del Sindacato in tema di riforma del sistema previdenziale e della lotta all’evasione fiscale; il Direttore generale dell’Ital Maria Candida Imburgia, che ha approfondito il tema degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali; la Segretaria nazionale Uilp Livia Piersanti, che ha concluso la sessione dedicata al ruolo del Sindacato in tema di sicurezza, solidarietá e previdenza integrativa; la Segretaria nazionale Uilp Francesca Salvatore, che ha concluso la sessione dedicata ai Venti modelli di sanità in Italia; il Segretario Organizzativo Uilp Pasquale Lucia, che ha introdotto la sessione dedicata a Pandemia e volontariato: tra resistenza e resilienza degli anziani; il Segretario regionale Uil Puglia Franco Busto, che ha parlato della Transizione digitale della Pubblica Amministrazion’.
Il Segretario generale della Uil Pensionati Carmelo Barbagallo ha concluso i lavori del corso. Barbagallo ha innanzitutto ringraziato il Segretario Matarozzo, i relatori e lo staff e ha evidenziato il valore di questa esperienza formativa della Uilp Puglia, arrivata alla 27esima edizione, e l’importanza della formazione per svolgere sempre meglio il ruolo di sindacalisti e operatori. Barbagallo ha poi espresso solidarietà alla Cgil per l’attacco subito nel pomeriggio precedente: “Quella di ieri è stata una brutta pagina della nostra storia. La Uilp sarà presente alla manifestazione confederale unitaria di sabato, a sostegno della libertà sindacale e della democrazia, di cui il Sindacato è sempre stato un baluardo. Fino a quando ci sarà anche un solo lavoratore servirà il Sindacato. Bisogna prepararsi a una nuova fase sindacale. Nelle fotografie in bianco e nero dei nostri nonni, i visi sono segnati dalla fatica e dalla fame, ma nei loro occhi c’è la speranza. Le foto di oggi sono a colori, i volti rispecchiano migliori condizioni di vita e salute, ma negli occhi non c’è più speranza. Quello che dobbiamo fare è restituire la speranza nel futuro. La società odierna non ha saputo governare la globalizzazione e contrastare il liberismo sfrenato. Ora dobbiamo affrontare, a livello nazionale e europeo, tante sfide su temi fondamentali: dall’economia sostenibile alle politiche energetiche, dall’accoglienza ai migranti alla digitalizzazione.
Siamo convinti che serva un cambiamento globale delle politiche. Serve un grande Patto per il Paese, in cui tutti, giovani e anziani facciano la propria parte. È necessario che il Governo apra un confronto serio e non intermittente su previdenza, sanità e fisco.
Serve una profonda riforma del Servizio sanitario nazionale, che deve tornare a essere pubblico e universale; una riorganizzazione del sistema delle residenze sociosanitarie per anziani; una Legge quadro sulla Non Autosufficienza.
È fondamentale, inoltre, tutelare il potere d’acquisto delle pensioni, anche delle più alte, a cominciare dall’introduzione di un meccanismo di rivalutazione più equo di quello attuale, da una riduzione della pressione fiscale anche per i pensionati, dall’allargamento della platea dei beneficiari della quattordicesima e dall’allargamento dell’importo per chi già la riceve. Le pensionate e i pensionati vogliono continuare a essere il vero ammortizzatore sociale del Paese, per farlo hanno bisogno di risorse.
La politica deve cambiare registro nei confronti dei pensionati che devono diventare sempre più attivi e produttivi. Bisogna anche permettere alle persone anziane che vogliono e possono, di continuare a lavorare in salute e in sicurezza.
I temi della nostra piattaforma sono ancora validi. Nel 2019 abbiamo riempito le piazze, ma quando è stato il momento di riscuotere è arrivata la Pandemia. Questa deve essere una nuova stagione di mobilitazione. Le pensionate e i pensionati sono una grande forza. Siamo le pantere grigie e siamo moderatamente in attesa di risposte. Non vogliamo tutto subito ma nemmeno niente e mai.”