“Gli ospedali di comunità previsti dal PNRR devono diventare uno stimolo per riorganizzare gli ospedali territoriali che negli anni sono stati depotenziati o chiusi con l’emergenza Covid”.
È partendo da questa indicazione presente nel PNRR che la Uilp Friuli Venezia Giulia ha avviato una riflessione globale sul tema della sanità locale in occasione del consiglio regionale tenutosi stamani nella cornice della Locanda al Castello a Cividale del Friuli.
Il consiglio, riunitosi per approvare i bilanci consuntivo 2020 e preventivo 2021, è stata l’occasione per affrontare alcuni temi da sempre cari al sindacato dei pensionati e ora anche al centro del dibattito nel Paese.
I lavori sono stati introdotti da una riflessione della Segretaria regionale della Uilp Friuli Venezia Giulia Magda Gruarin che ha rivendicato la richiesta forte del sindacato di potenziare una “sanità pubblica che si faccia carico e sappia dare risposte di salute ai cittadini”. Il finanziamento al privato dovrà essere circoscritto alla situazione emergenziale e regolato da un controllo pubblico sulle prestazioni che la sanità privata andrà ad erogare. Liste d’attesa e fughe verso strutture sanitarie di altre regioni sono due cose che vanno affrontate con modalità diverse. La Uilp sostiene l’importanza di definire con chiarezza le prestazioni che il privato dovrà fare all’interno delle branche previste per legge. Va tenuta alta l’attenzione sulle gravi difficoltà in cui versano gli ospedali che sono depauperati come risorse umane e materiali. Vanno salvaguardati all’interno della sanità regionale gli elementi di eccellenza che negli anni l’hanno contraddistinta, come cardiologia, oncologia, chirurgia
Nel corso della mattinata si è parlato anche della necessità di: potenziare la medicina del territorio, attualmente carente; di riorganizzare i distretti sanitari; di puntare sulla domiciliarità e sull’abitare possibile; di prevedere standard adeguati e idonee procedure per l’accreditamento delle case anziani.
Si è parlato anche della problematica dell’INPS che sul territorio fa sempre più fatica a fornire tutti i servizi, anche a causa del mancato turn-over a fronte di pensionamenti a cui non hanno fatto seguito le dovute assunzioni di personale. “Serve – continua la Uilp Friuli Venezia Giulia – fare rete tra i rappresentanti sindacali nelle commissioni territoriali INPS per monitorare l’efficace erogazione dei servizi agli utenti, come ad esempio il pagamento delle CIG in tempi certi e ragionevoli, e individuare le cause che eventualmente ostacolano la normale funzionalità dell’ente vista la rilevanza del suo ruolo economico e sociale”.
La Uil Pensionati si è detta anche pronta a collaborare con le categorie degli attivi per portare avanti battaglie trasversali utili per tutta la cittadinanza. I pensionati hanno convenuto sulla necessità di potenziare gli asili nido per permettere ai genitori di conciliare famiglia e lavoro; di difendere gli uffici postali, presidio e servizio importante sui territori anche dei piccoli comuni; di tutelare la scuola pubblica, per fare in modo che il nuovo anno scolastico si apra senza classi-pollaio e con la previsione di un adeguato sistema di trasporto pubblico per evitare il valzer di aperture e chiusure che hanno contraddistinto l’anno appena concluso.
I lavori sono stati chiusi dal Segretario generale della Uil Pensionati nazionale Carmelo Barbagallo. “La pandemia ci ha fatto scoprire che la sanità italiana era stata taglieggiata delle sue risorse, si parla di 38 miliardi di euro negli ultimi 10 anni, quelli che il Mes ci proponeva di utilizzare. La nostra posizione era quella di utilizzarli. Questo non è successo. Siamo arrivati a 18 miliardi più 5 già compresi: non sono tutti quelli che servono; vedremo in corso d’opera. La sanità deve essere efficace ed efficiente”, ha affermato ricordando i tavoli aperti su tutte le tematiche della piattaforma con cui la UIL, insieme a CGIL e CISL, aveva riempito le piazze con le manifestazioni del 2019. “Ci sono circa 3 milioni e oltre di famiglie che soffrono il problema di avere in casa una persona non autosufficiente. Bisogna trovare le soluzioni economiche e sociali”, ha aggiunto.
I pensionati sono ancora oggi un sostegno essenziale, economico e non solo, per le famiglie italiane. “La dobbiamo smettere di separare gli anziani dai giovani – ha concluso -. Un vecchio proverbio Masai dice: “I giovani corrono veloci, gli anziani conoscono la strada”. Io aggiungo: “assieme possiamo cambiare il Paese in meglio” per farlo ripartire dopo la pandemia”.
Ai lavori del consiglio hanno preso parte il Segretario Organizzativo Uil Pensionati nazionale Pasquale Lucia, la Tesoreria Uil Pensionati nazionale Cecilia De Laurenzi, il Commissario della Uil FVG Mauro Franzolini e il sub commissario Matteo Zorn e il Segretario della UIL di Udine Luigi Oddo.