“Tra pochi giorni sarà presentato in Parlamento il Piano del governo italiano per accedere al cosiddetto Recovery Fund (PNRR), che disegnerà l’Italia dei prossimi decenni. Spi, Fnp, Uilp Emilia-Romagna già nello scorso dicembre hanno lanciato la campagna “Il tempo è adesso!” chiedendo alle Istituzioni regionali e locali il loro sostegno a favore dell’approvazione di una legge nazionale sulla non auto sufficienza e dello stanziamento delle risorse necessarie a definire e finanziare i livelli di assistenza da garantire alle persone non autosufficienti. Una legge di civiltà, quindi, che riguarda non solo gli anziani ma tutte le famiglie che si trovano nella condizione di assistere una persona non autosufficiente.” A dichiararlo, tramite una nota unitaria emanata ieri, 19 aprile, Spi, Fnp, Uilp Emilia Romagna.
“C’è stato in questi giorni un passo avanti importante -dichiarano Spi, Fnp, Uilp Emilia Romagna- nel Documento di Economia e Finanza presentato al Parlamento, nella lista dei disegni di legge indicati come “collegati alla decisione di bilancio”, è inserito il titolo “DDL legge quadro sulle disabilità”.
Ma per garantire che il disegno di legge risponda effettivamente alle necessità degli oltre 3 milioni di anziani non autosufficienti è indispensabile che nel PNRR, che è ora oggetto di confronto tra le forze di Governo, siano previste le risorse necessarie a compiere un balzo in avanti nella assistenza domiciliare rivolta agli anziani, a riorganizzare e ammodernare l’assistenza residenziale, a rendere esplicito il rapporto tra spesa del PNRR e legge quadro anche rispetto alle modalità con cui saranno utilizzate le risorse.
Decine di istituzioni regionali e locali in questi mesi hanno risposto sottoscrivendo il nostro appello e la consapevolezza attorno a questo tema è sicuramente aumentata.
Oggi però diciamo: “Il tempo sta per scadere!”. Sarebbe gravissimo e paradossale che un Piano nato per rispondere alla tragedia della pandemia dimenticasse proprio coloro che ne hanno pagato il prezzo maggiore. Rinnoviamo e rilanciamo quindi la richiesta alle forze politiche di attivarsi immediatamente perché finalmente vada in porto quella che consideriamo la pre-condizione essenziale per ridisegnare l’assistenza socio-sanitaria nella nostra regione e nel nostro Paese. Non perdiamo questa occasione: trasformare cioè una crisi di portata storica in un grande cambiamento di civiltà.”