“Siamo stanchi di questo atteggiamento paternalistico, per cui quando c’è qualcosa che non funziona è sempre colpa di qualcun altro, oppure il problema non è così grave e bisogna portare pazienza: dietro a ogni caso c’è una persona vera, che merita rispetto.” A dichiararlo, Spi, Fnp, Uilp Veneto, a seguito dei numerosi disservizi subiti dagli anziani nel corso della campagna vaccinale.
“In questa campagna vaccinale -continuano Spi, Fnp, Uilp Veneto- la dignità degli anziani è continuamente lesa da informazioni frammentarie e organizzazione che funziona a marce alterne.
Ora che c’è lo stop per mancanza di dosi si ripensi completamente al sistema di accesso e si diano linee guida certe e definitive per la vaccinazione a domicilio. Non sono più ammissibili le ore di coda ai CVP, in una situazione di paradossale e rischioso assembramento, con anche anziani che si portano la sedia da casa. Non è più ammissibile che i centralini delle Ulss e i medici di base non sappiano dare informazioni sulla vaccinazione a domicilio e la neghino a chi è invalido. Voler far numeri a tutti i costi non può essere a scapito dell’umanità dovuta in questa situazione difficile per tutti”.