“Dopo la presentazione del Piano vaccini Covid 19 presentato dalle direzioni generali delle due aziende sanitarie della provincia il 15 dicembre 2020, lunedì 4 gennaio è stato attivato il punto provinciale unico per la somministrazione dei vaccini agli operatori dei presidi del servizio sanitario regionale e dei presidi privati, collocato presso il padiglione 23 fino ad oggi sede degli ambulatori del centro prelievi dell’ospedale. Questa decisione imposta dai vertici delle aziende ha fatto sì che il centro prelievi, peraltro da poco più di un anno ristrutturato, riorganizzato e ammodernato, ha dovuto lasciare la sua sede e traslocare insieme al personale afferente, per trasferirsi al quarto piano del Monoblocco (ex Nerurologia), con prevedibili conseguenze tali creare disagi per utenti e operatori”. Così Uil, Uilp e Uil Fpl Parma, tramite una nota emanata ieri 7 gennaio.
Per quanto concerne gli utenti del centro prelievi, “circa 400 al giorno, vi è da rilevare una serie di preoccupanti carenze organizzative di difficile soluzione tali da costringere i cittadini e tra questi, anziani e disabili, a vere e proprie gimkane; in primis, si formano lunghe code nell’androne dell’ingresso del monoblocco dove, gli utenti sostano in piedi per parecchio tempo in ordine sparso, vista l’assenza di una sala d’aspetto, nell’attesa di prendere l’ascensore, per poi sostare nuovamente al quarto piano prima di essere finalmente chiamati per l’effettuazione dei prelievi, per non parlare delle lunghe attese per il ritiro degli esami”.
Con riguardo al personale sanitario, i Sindacati affermano: “questa riorganizzazione ha comportato e sta comportando una serie di criticità sul lavoro che in queste difficili condizioni deve assolvere il personale infermieristico e amministrativo, in particolare quello con prescrizioni per limitazioni fisiche, costretto talvolta a deambulare in continui spostamenti lungo le corsie del ex-reparto di Neurologia del Maggiore”.
“Da quasi un anno il personale dell’ospedale Maggiore, spesso esposto al rischio per la propria salute – concludono Uil, Uilp e Uil Fpl – si è prodigato in prima linea per far fronte a questa emergenza pandemica, non sottraendosi mai al proprio dovere. Quello che lascia perplessi è che, per la collocazione del Punto vaccini si sarebbero potute reperire altre sedi nei vari plessi inutilizzati presenti dell’area ospedaliera, evitando così inutile e dannoso questo caos organizzativo”.