“Nelle case di riposo della regione ci sono 1.312 ospiti autosufficienti che devono accedere a progetti di domiciliarità innovativa.” Questa la proposta della Uil Pensionati Friuli Venezia Giulia, a seguito del via libera della giunta regionale alla sperimentazione dei progetti personalizzati di assistenza domiciliare per gli ospiti non autosufficienti delle strutture per anziani.
L’obiettivo della Regione è quello di sanare le criticità del sistema delle strutture residenziali socio sanitarie per anziani, criticità sottolineate da Magda Gruarin, Segretaria generale della Uilp Friuli Venezia Giulia: “Sono 1.434 i posti letto non convenzionati per non autosufficienti. ” Gruarin si dice inoltre preoccupata per ” le 77 strutture organizzate in deroga: questo significa che sono state autorizzate con requisiti strutturali e organizzativi non ancora in linea.”
Gruarin sollecita la messa a norma delle strutture già esistenti, per evitare o limitare la creazione di nuovi posti letto che, secondo le richieste di autorizzazione ricevute dalla Regione, sono circa 1.200. La Segretaria regionale mette in guardia anche sulla “fuga del personale verso i reparti ospedalieri: in alcune strutture mancano decine di operatori e le garanzie minime di assistenza sono venute meno. Vanno aperti i bandi per gli operatori sociosanitari.”
Per Gruarin, tra le criticità del sistema delle case di riposo, è da evidenziare la frammentarietà dell’assistenza, perchè la maggioranza degli ospiti delle strutture viene seguita dai propri medici di famiglia. La Segretaria si dice dunque favorevole alla previsione regionale di un direttore sanitario in ogni struttura, che secondo Gruarin dovrebbe “coordinare la presenza dei medici di medicina generale”.
In ultimo, la Segretaria sottolinea la necessità di effettuare un “report periodico sulle strutture della Regione, in modo da monitorare la situazione in tempo reale.”