Anche i Sindacati dei pensionati del Veneto si schierano al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici della sanità, che il 13 novembre si mobiliteranno per chiedere sicurezza e tutele, il rinnovo dei contratti e nuove assunzioni e la difesa della sanità pubblica. Ormai da mesi il personale impegnato nei luoghi di cura arranca con fatica sotto il peso di una pandemia che non accenna a rallentare: dopo i numeri record della scorsa primavera, ora anche questa seconda ondata sta colpendo duro. La curva non accenna ad arrestarsi e presto, se non si verifica un’inversione di rotta, gli ospedali saranno al collasso.
Senza la professionalità e la dedizione di medici, infermieri e operatori sociosanitari, in Veneto la conta dei morti, soprattutto fra i più fragili, sarebbe ancora più tragica di quella attuale. Spi, Fnp, Uilp Veneto sono quindi vicini a questi lavoratori e lavoratrici, veri e propri angeli custodi per i tanti anziani ricoverati negli ospedali veneti o nelle Rsa, e costretti all’isolamento forzato dalle regole anti-Covid 19. Dietro ogni mascherina c’è un viso segnato dalla stanchezza, dentro ogni camice c’è una persona che ha alle spalle una famiglia ed un sistema di affetti. Una persona che va tutelata, perché con il suo lavoro sostiene l’intera collettività.
Spi, Fnp,Uilp Veneto, oggi 13 novembre, giorno della mobilitazione nazionale delle categorie della funzione pubblica, esprimono il massimo sostegno alla battaglia per il rafforzamento della sanità pubblica, la tutela e la valorizzazione di chi vi lavora.