“Sono provvedimenti importanti non scontati, che complessivamente riusciranno a garantire al sistema Rsa/Rsd per il 2021 lo stesso budget del 2020, non tenendo conto dei letti vuoti della tragedia Covid. Almeno il 90 per cento delle strutture Rsa lombarde potranno contare sul 100 per cento dello stesso budget di spesa programmato. Risorse regionali economiche fresche, pari a svariate decine di milioni di euro per il sostegno al sistema sociosanitario e al sistema territoriale, che sicuramente riusciranno a risollevare la situazione finanziaria delle Rsa lombarde convenzionate e accreditate in questa delicata fase. E sono previsti anche incrementi del budget per Adi e Ucp-dom.”
Così, Spi, Fnp, Uilp Lombardia in una nota unitaria emanata sabato 31 ottobre a seguito della riunione dell’Osservatorio Rsa, nel corso del quale l’assessore regionale al Welfare ha illustrato tre provvedimenti e un disegno di legge che la Regione Lombardia ha intenzione di emanare, a breve, per far fronte alla situazione di difficoltà in cui versano le strutture lombarde.
I Sindacati dei pensionati hanno chiesto inoltre garanzie sul contenimento delle rette, considerate già molto alte. “Abbiamo chiesto un vero e proprio “blocco” delle rette a carico delle famiglie, tenuto conto anche della crisi economica che sta attanagliando tutto il territorio. E, purtroppo, dagli Enti gestori, nonostante il riconoscimento dell’importante sforzo economico da parte di regione Lombardia, non è arrivata alcuna garanzia. Restano aperte questioni per noi importanti in tema di contenimento delle rette, quota sanitaria e quota alberghiera, modelli organizzativi e di servizio, sia rispetto all’attuale fase emergenziale, sia per la prospettiva del sistema d’offerta sociosanitaria”.
“Riteniamo – concludono Spi, Fnp, Uilp Lombardia – che la grave situazione sanitaria e economica imponga a tutti un’assunzione di responsabilità ed è per questo che continueremo a chiedere un confronto a Regione Lombardia, agli Enti gestori ed all’Anci. E c’è un impegno dell’Assessorato al Welfare a proseguire il confronto per affrontare gli ulteriori problemi sopracitati».