A seguito dell’incontro in videoconferenza tenutosi il 22 aprile tra Prefettura, Ats Val Padana, Asst Cremona, Cgil, Cisl, Uil, Spi,Fnp, Uilp e Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl locali, le Organizzazioni sindacali, con una nota unitaria, hanno espresso profonda insoddisfazione a causa delle risposte fornite dalle istituzioni in merito all’evoluzione del contagio da Coronavirus nelle RSA. Si legge nella nota unitaria:
“Nell’incontro (in videoconferenza) tenutosi in data odierna con la Prefettura, AST Val Padana e ASST Cremona; le scriventi Segreterie Confederali unitamente alle Categorie territoriali dei Pensionati e della Funzione Pubblica, esprimono la profonda insoddisfazione a causa delle risposte che l’AST Val Padana e ASST di Cremona ci hanno fornito in merito all’evoluzione del contagio da coronavirus nelle RSA.Abbiamo chiesto un quadro preciso di quanto sta accadendo nelle RSA, ed in particolare: del numero decessi per covid-19 nelle RSA;del numero positivi ai tamponi per Ospiti e operatori;dei dispositivi di sicurezza presso le RSA;del supporto verso le RSA sia sugli aspetti organizzativi e sia nell’integrazione del personale delle RSA in malattia;delle verifiche ispettive da parte dello SPASL sull’adozione e dei protocolli di sicurezza a seguito delle segnalazioni dei sindacati.
I pochi dati comunicati, hanno riguardato i tamponi effettuati sugli ospiti, e non in modo disaggregato, ma per le due Province di Cremona e Mantova che compongono l’ATS Val Padana, che ammontano a circa 3400 su 6000 ospiti, mentre per i dipendenti il dato è di 2298 tamponi sui 4500 operatori delle due Province.
Per tutti le altre richieste, ed in particolare per il numero di decessi, non c’è stata data risposta, se non la giustificazione che il dato dovrà essere fornito una volta validato dal registro de decessi dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità). Così come non sappiamo se presso le RSA sono state fatte le verifiche per l’adozione dei protocolli di sicurezza.A nostro avviso, questa scarsità di dati è irricevibile, riteniamo sia indispensabile fare chiarezza su tutti i punti di cui sopra; è fondamentale porre in atto un processo di trasparenza su tutto quanto è accaduto, e sta accadendo, nelle RSA.
Come parti sociali lo chiediamo a gran voce, per tutelare e difendere chi (ospiti e operatori), nelle RSA, ci vive quotidianamente, e per senso etico nei riguardi delle persone decedute e verso i loro familiari. Ci appelleremo di nuovo a tutte le Istituzioni regionali, territoriali e ai Sindaci affinché non si mettano veli, ma si faccia, con coraggio e determinazione, un’operazione di verità e trasparenza su quanto è accaduto nelle RSA.
Rivolgiamo i nostri ringraziamenti al Prefetto di Cremona dott. Gagliardi, che ha fattivamente operato affinché avvenisse l’incontro odierno.Infine, chiederemo quanto prima una richiesta d’ incontro ad ATS Val Padana al fine di un ulteriore confronto con la dirigenza dell’ATS.Pertanto, dato l’importanza della salute e della sicurezza, riteniamo indispensabile predisporre un piano dettagliato ed efficace di azioni che affrontino l’imminente “Fase 2″ di riapertura delle attività, al fine di evitare un drammatico ritorno dei contagi da covid-19.”