Anche alla luce di quanto emerso in tutta Italia circa le molteplici irregolarità rilevate nelle strutture residenziali per anziani in Umbria, i sindacati dei pensionati di Spi, Fnp, Uilp hanno chiesto un incontro urgente alla Regione e all’Anci.
“A seguito delle ultime operazioni dei Nas in Umbria – scrivono i tre segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Maria Rita Paggio, Giorgio Menghini e Francesco Ciurnella – chiediamo in primo luogo all’Anci e alla Regione misure urgenti per tutelare le persone anziane e disabili ricoverate nelle Rsa e il personale che vi opera”.
I sindacati chiedono il coinvolgimento attivo di sindaci, Regione, Asl e prefetti, insieme alla Protezione civile, per verificare la distribuzione di adeguati Dpi nelle strutture e la sanificazione periodica. “Occorre inoltre dotare di tecnologie per la comunicazione a distanza le persone ricoverate, per non perdere il contatto con i loro familiari. Inoltre, i sindacati ritengono necessaria l’effettuazione di tamponi a tutti gli utenti e gli operatori delle strutture.
“Infine chiediamo ai responsabili delle Asl e dei Servizi sociali di continuare a garantire le prestazioni di assistenza domiciliare integrata (Adi) e quelle di tipo sociale, ad esempio agli anziani rimasti a casa in seguito alla chiusura dei centri diurni per malati di Alzheimer, a totale carico dei familiari, alcuni dei quali magari lavorano. Esprimiamo un profondo ringraziamento – concludono i sindacati dei pensionati – a tutto il personale socio-sanitario dei servizi residenziali che sta vivendo e affrontando una situazione difficile, inedita e drammatica”.