“E’ assolutamente indispensabile agire con decisione ed in modo incisivo per contrastare le drammatiche conseguenze della diffusione del Covid nelle strutture per anziani. Alcune nostre osservazioni sono state recepite dalla Regione e dall’ASUR, ma per l’attuazione i tempi sono troppo lunghi. Si è già perso troppo tempo.” Cosi, i sindacati dei pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uil Marche dopo l’incontro in videoconferenza con l’Assessore regionale Angelo Sciapichetti, il Direttore generale dell’ASUR Marche Nadia Storti e il Responsabile del Servizio regionale politiche sociali Giovanni Santarelli.
“E’ necessario intanto capire cosa non ha funzionato, perché il virus si è diffuso in alcune strutture, causando contagi e decessi – aggiungono le Segreterie generali SPI FNP UILP Marche – e finita l’emergenza bisognerà rivedere i requisiti di autorizzazione e di accreditamento delle strutture residenziali per anziani.” Requisiti sui quali le organizzazioni sindacali da tempo avevano sollecitato maggiore attenzione, come la metratura minima per ciascun ospite e la professionalità specifica del Responsabile di struttura. Aspetti che, proprio in questa occasione, potrebbero aver rappresentato criticità importanti per il contenimento del contagio.
Nei prossimi giorni l’ASUR fornirà alle organizzazioni sindacali i dati del monitoraggio relativo alla diffusione del virus nelle strutture residenziali, sia tra i pazienti sia tra gli operatori. Le situazioni sono molto diverse da struttura a struttura e il contagio ha interessato in particolare le piccole residenze, dove l’isolamento dei pazienti è stato ostacolato dagli spazi contenuti, oltre che dal limitato numero degli operatori. Bisognerà capire, inoltre, se il divieto degli ingressi a persone esterne sia stato puntualmente osservato.
La Regione ha intanto attivato un tavolo di confronto con la partecipazione dei componenti del GORES e dei gestori delle residenze per anziani, al fine di risolvere la questione del reperimento del personale e dei dispositivi di protezione, mentre per l’Assistenza domiciliare sono state attivate 19 USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), con una dotazione limitata a due Medici e un Infermiere. Manca quindi al momento il professionista del Servizio Sociale, mentre permangono problemi per il reperimento dei dispositivi di sicurezza e dei kit per i tamponi.
Novità, infine, per il costruendo polo di Civitanova Marche, nato per ospitare circa cento posti di Terapia Intensiva, ma che sarà riconvertito in polo Covid – affiancando le strutture già operative a Villa Fastiggi, Campofilone, Galantara, Chiaravalle e Fossombrone – per alleggerire gli ospedali che hanno urgenza di riprendere l’attività ordinaria non più rinviabile.
Le Segreterie generali di SPI FNP UILP Marche chiedono alla Regione un intervento rapido e risolutivo in grado di fermare la strage nelle residenze per anziani, con il coinvolgimento degli stessi Comuni, dei Distretti, degli Ambiti territoriali sociali e delle Prefetture.