Le scriventi segreterie, sono seriamente preoccupate per l’acuirsi del diffondersi dell’epidemia COVID-19, in particolare tra gli ospiti soprattutto anziani e tra il personale sanitario e non, delle RSA, delle Case di Cura e dei Centri di riabilitazione della Puglia.
Alla luce della richiesta di un urgente confronto su tale problematica (da tenersi in modalità a distanza) già sollecitata dalle scriventi in sede di videoconferenza lo scorso 31 marzo direttamente all’Ass. Ruggeri, chiedono misure urgenti e coordinate a tutela della salute degli ospiti e degli operatori che se ne prendono cura, anche attraverso la somministrazione a tappeto del tampone sia per le persone ricoverate sia per gli operatori sanitari e non.
Sono a tutti noti i focolai di contagio che si stanno diffondendo con preoccupante rapidità in molte delle strutture di assistenza socio-sanitaria della regione, ricordiamo solo a titolo d’esempio:
- la Casa di riposo “Don Guanella” di Bari: un’anziana contagiata e successivamente deceduta, contagiati anche diversi ospiti ed il direttore ed il medico della struttura;
- il Centro anziani e disabili “Nuova Fenice” di Noicattaro con 25 contagiati;
- il Centro di riabilitazione “Giovanni Paolo II” di Putignano con 22 positivi tra ospiti ed operatori;
- la Residenza “San Raffaele” di Troia con 22 contagiati;
- il Centro di Riabilitazione “San Raffaele” di Ceglie Messapica con 6 contagiati;
- la RSA “Il Girasole” di Bovino con 34 contagi complessivi;
- la Casa di riposo “La Fontanella” di Soleto con 31 contagiati e due decessi
Fra gli anziani, essendo soggetti fragili e molto spesso affetti da più di una patologia cronica, il rischio di contagio e soprattutto di mortalità è molto alto.
Per tali motivi, le scriventi ritengono quanto mai urgente adottare misure ed interventi a tutela della salute e della sicurezza sia degli ospiti che di tutto il personale alla luce delle disposizioni in tal senso fornite dal Ministero della Salute con il documento di aggiornamento: “Linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso EMERGENZA COVID 19”, datato 30/03/2020.
È da sottolineare l’abnegazione con la quale gli operatori rispondono ai bisogni non solo di salute degli ospiti, ma offrono il loro supporto psicologico in questo terribile momento alle paure, al disorientamento che le persone anziane portano con sé.
Si richiama, inoltre, l’attenzione al rispetto del Protocollo d’intesa siglato a livello nazionale tra le OO. SS. Confederali CGIL, CISL e UIL con il Ministero della Salute, sulla tutela e sulla sicurezza dei lavoratori del settore sanità, in particolare, sull’adeguata dotazione dei DPI per gli operatori sanitari e per gli ospiti di tali strutture.