In Toscana il 50% di chi fa la spesa nei piccoli, medi e anche grandi supermercati ci va ogni giorno per approfittare dell’unico permesso per uscire. I sindacati dei pensionati, Spi, Fnp, Uilp provano a far combaciare l’esigenza di una spesa frenetica, che mette a dura prova i lavoratori del commercio, e le esigenze di chi è chiuso in casa il coinvolgimento della Regione per un confronto con i rappresentanti della grande distribuzione e le categorie economiche.
“Bisogna tenere a casa la gente il più possibile e al tempo stesso rispettare chi lavora per noi che stiamo a casa. – spiegano i sindacati dei pensionati – Ma perché le persone stiano a casa bisogna assicurare loro il necessario. Dunque l’iniziativa deve reggersi su due gambe. Una, il filtraggio degli acquisti controllando le carte elettroniche, in modo che la spesa venga fatta una o due volte la settimana. Due, portare a casa la spesa a chi ha più di 65 anni, che solo a Firenze sono circa 100mila persone.”
Affidarsi alla sola rete di volontariato non è possibile, visti i numeri, per questo Spi, Fnp e Uilp propongono di costituire una rete tra il pubblico e il privato
“un settore dove molti dipendenti non stanno lavorando, vedi i servizi di trasporto per le scuole, e che potrebbero essere dirottati sulle consegne.”
La proposta verrà messa sul tavolo nel prossimo confronto con i sindaci ai quali toccherebbe di costruire una cabina di regia che per assicurare consegne sicure, puntuali e affidabili.