Il presidente della Regione Enrico Rossi e i segretari dei sindacati del pensionati Spi, Fnp, Uilp Toscana hanno firmato ieri a palazzo Strozzi Sacrati a Firenze il protocollo d’intesa che darà il via al progetto “A casa in buona compagnia”.
Il progetto sperimentale ha lo scopo di assistere gli anziani nella propria abitazione o all’interno di autonome unità residenziali di cohousing, attraverso l’uso di strumenti e tecnologie che ne permettano il controllo e la cura da remoto, senza invadere la loro privacy, sia per quanto riguarda la diagnosi che l’assistenza, sia per quanto riguarda il monitoraggio dello stato di salute, attraverso l’istituzione di un gruppo di osservazione che avrà come compito quello di individuare i bisogni e poi trovare soluzioni innovative per questi ultimi.
Si tratta di un progetto rivolto agli anziani ed in particolare a quelli non autosufficienti, circa 80mila in Toscana. “La non autosufficienza” ,spiega il presidente della Regione Rossi,” rappresenta un momento drammatico per le persone anziane e le loro famiglie. La Regione ha fatto molto, mettendo risorse aggiuntive per 80 milioni di euro,ma i soldi continuano a mancare, così come manca una legge nazionale. Prima ancora di destinare altre risorse, vogliamo avere un quadro chiaro della situazione per poi mettere in essere un intervento preciso e puntuale. Affidiamo ad una commissione il compito di elaborare questo modello toscano, che mi risulta suscitare interesse anche a livello nazionale”.
Il protocollo d’intesa prevede che il gruppo di lavoro presenti i risultati della sua attività entro la fine di febbraio di quest’anno, in modo poi da individuare le modalità di lavoro e pensare ad eventuali sperimentazioni. “Gli oneri di sperimentazione del progetto saranno definiti e stimati dal progetto stesso e la relativa copertura sarà deliberata da successivi atti della giunta regionale.” conclude Rossi.