La Uil Pensionati Veneto, sul fenomeno, fornisce dati allarmanti: in provincia si registra il 60% di sottoscrizioni di contratti non voluti o ingannevoli con gestori del settore energia, il 30% con gestori di telefonia, mentre il rimanente 10% sono proposte commerciali che nascondono contratti con finanziarie. Vittime designate di questo tipo di truffe sono spesso le persone anziane: “Anziani, perlopiù soli – spiega Emanuele Ronzoni, Segretario nazionale e coordinatore Uilp Veneto – si rivolgono a noi perché vittime di vere e proprie trappole, escogitate da professionisti dalla spiccata inventiva. Si approfittano della loro buona fede anche per strada, fingendosi parte lesa in incidenti architettati ad arte o amici di infanzia dei loro figli. C’è un unico modo per sventare questi imbrogli: chiedere aiuto subito, rivolgersi alle forze dell’ordine.”
La Uil Pensionati punta ad avere al proprio fianco i gestori, alcuni dei quali si sono già mossi da tempo, come Enel, che ha predisposto un decalogo di consigli per difendersi dai falsi incaricati e riconoscere, invece, quelli veri. “Chiunque si presenti a domicilio per conto di Enel – precisa l’azienda – che si tratti di dipendenti o personale esterno incaricato, deve essere munito di tesserino con logo, foto e dati di riconoscimento. Ma soprattutto nessuno è autorizzato a riscuotere denaro. Invece come altri operatori presenti sul libero mercato anche Enel Energia si avvale di agenti ‘a domicilio’ per presentare le offerte; chi propone contratti di questo tipo può chiedere di visionare la bolletta per individuare insieme al cliente la proposta più adeguata ai suoi consumi”.