“I dati diffusi dal rapporto dell’Ocse confermano in modo inequivocabile la giustezza delle rivendicazioni del sindacato. Il nostro è un paese che non guarda al futuro e che continua ad alimentare disuguaglianze verso i giovani, il cui tasso di occupazione è sempre più basso, verso le donne che oltre a percepire stipendi più bassi rispetto agli uomini sono spesso costrette a lasciare il lavoro per prendersi cura dei familiari e verso gli anziani considerati più come un peso per la società che come una risorsa.”
Così Romano Bellissima, Segretario generale Uil Pensionati commenta i dati emersi dal rapporto Ocse “Preventing Ageing Unequally” – Come prevenire l’ineguale invecchiamento –
“A fronte di una simile prospettiva – prosegue Bellissima – e cioè quella di un Paese che nel 2050 sarà il terzo Paese più vecchio al mondo – le scelte effettuate dal Governo sulla previdenza e sul welfare appaiono ancora più deludenti. Per questo il sindacato deve proseguire la sua battaglia per l’equità, la giustizia e la coesione sociale.”