Si è svolta questa mattina alla Camera di Commercio di Genova un’iniziativa organizzata da Ada (associazione diritti anziani) e dalla Uil Pensionati della Liguria alla quale ha preso parte il segretario generale della Uil Pensionati nazionale: Romano Bellissima.
Nasce a Genova, in Liguria, da un progetto della Uil Pensionati l’dea di un nuovo modello di organizzazione sociale improntata a un invecchiamento attivo e produttivo sia dal punto di vista sociale che economico. La Uil Pensionati della Liguria intende fare della Terza Età un’opportunità in grado di creare sul nostro territorio occupazione di qualità.
“Si tratta di un vero e proprio patto generazionale: i vecchi che diventano un laboratorio per i giovani e per un nuovo modo di fare economia e società. Con la nostra azione vogliamo stimolare una riflessione sull’esigibilità dei diritti da parte della popolazione anziana, per scardinare una mentalità politica e amministrativa che pensa agli anziani come a un peso, a un costo in termini di rassegnazione – dichiara il segretario generale dei Uil Pensionati della Liguria, Pierangelo Massa – Crediamo a una società ligure in grado di esprimere corrispondenza tra: medicina, farmacologia, attività fisica, attività culturale e svago. La Silver Economy ligure dovrà fare scuola in tutta Italia e anche all’estero”.
La nostra società conosce e sconta il lusso di invecchiare. Siamo abituati a vivere come un problema una conquista della nostra epoca: la riduzione del tasso di mortalità. Tendiamo a pensare che la popolazione sia anziana, perché si vive più a lungo, in realtà, siamo più anziani perché si contiene il numero delle nascite e per la migrazione dei giovani in cerca di opportunità di lavoro.
“L’accresciuta longevità deve sollecitare i nostri politici, i nostri amministratori, ma deve interpellare anche operatori economici, investitori e ricercatori che possono fare sinergia per intercettare nuovi spazi di mercato e produrre ricadute di carattere economico e occupazionale significative – spiega Massa – A partire da queste considerazioni sollecitiamo una fase di sperimentazione che offra nuovi modelli economici in coerenza con la natura permanente del cambiamento demografico. Alle Istituzioni locali si chiedono risposte ai bisogni di una fascia di popolazione che ha esigenze diverse. Occorre sperimentare nuove modalità di organizzazione sociale, di politiche e di sviluppo economico che tengano conto di una particolarità demografica assolutamente nuova”.
Quando si parla di salute si intende il prodotto articolato e integrato tra salute fisica, psichica e relazionale. “È necessario sfruttare, nell’ambito di un’attività di ricerca, la corposa base dati che deriva dall’alto numero degli anziani sul nostro territorio. Un archivio che ci potrà permettere di rallentare il degrado e portare la qualità della vita alle soglie della speranza di vita che, fortunatamente, continua a crescere – spiega Pierangelo Massa – Queste esperienze, testate sul campo, potranno costituire la creazione di una studio specifico, facendo scuola del caso Liguria, ovvero un punto di eccellenza sull’invecchiamento produttivo”.
Ha chiuso il convegno, Romano Bellissima, Segretario generale nazionale Uil Pensionati, che ha dichiarato: “Da tempo come Uil pensionati chiediamo un’inversione di rotta sia da parte della politica di questo Paese: che dovrebbe guardare agli anziani come ad una risorsa e non mirare alle loro risorse, sia da parte dei media che ad oggi contribuiscono purtroppo a diffondere un’immagine negativa degli anziani che vengono percepiti come un peso per la società. Aumentare la consapevolezza dei loro diritti, favorire l’accesso ai servizi, difendere e tutelare il potere d’acquisto delle pensioni per garantire una vita dignitosa significa contribuire ad aumentare la capacità degli anziani e delle anziane di essere produttivi socialmente ed economicamente e quindi indipendenti. Noi chiediamo che la politica riconosca queste priorità al fine di trovare le risposte più adeguate alle esigenze della popolazione anziana del Paese. La consapevolezza dei cambiamenti demografici intervenuti, come il progressivo allungamento della durata media di vita della popolazione, deve essere il presupposto per un nuovo modello di sviluppo del Paese e dell’Europa, il tema degli anziani deve essere centrale se si vuole puntare al nuovo miracolo economico.”
Sono intervenuti alla tavola rotonda: Lorenzo De Micheli IIT, Luisella Battaglia docente di filosofia morale e bioetica, Enrico Bartolini, presidente ordine dei medici, Antonio Guerci, docente di antropologia Unige, Filippo Paganini, presidente ordine giornalisti Liguria, Giovanna Badalassi, economista.