La conferenza dei Presidenti di quartiere della città di Bologna ha approvato il progetto riguardante l’abbattimento delle barriere architettoniche della città, presentato dal gruppo “no barriere” composto dai sindacati dei pensionati di Uilp, Spi, Fnp territoriali. Determinante il ruolo della Uil Pensionati Bologna nella realizzazione del progetto.
VERBALE INCONTRO IN COMUNE CONFERENZA PRESID. DI QUARTIERE e OO.SS.
L’invecchiamento della città, anagraficamente e del patrimonio immobiliare, richiede una rinnovata politica d’attenzione nei confronti del territorio.
Le elezioni amministrative hanno peraltro determinato un rinnovamento a livello di Presidenti di Quartiere e ciò rende necessario riprendere i contatti tra il Gruppo e le Amministrazioni territoriali.
Apprezzabile è il salto di qualità operato dell’Amministrazione locale in tema di investimenti di manutenzione, certamente con un occhio di riguardo alla viabilità, ma non trascurando il superamento delle barriere architettoniche. La nomina del dottor Sosio in qualità di disability manager rafforza significativamente questa linea di buona politica del territorio.
Vi è piena condivisione nell’estendere i contatti ai Quartieri non ancora coinvolti nel progetto del “Gruppo no barriere architettoniche”, e nel riprenderli ove i Presidenti sono cambiati.
A tale proposito tutti i Presidenti nel rinnovare il loro impegno allo sviluppo del progetto in questione, hanno apprezzato lo stile, peraltro innovativo, con cui le OO. SS. hanno inteso rapportarsi alle Istituzioni locali, basato sulla piena collaborazione: tutti i Soggetti “dalla stessa parte del tavolo”.
In tema di accessibilità la Giunta comunale dispone di un quadro ben preciso, avendo fatto anche sperimentazioni migliorative rispetto al passato, come la collaborazione dei Disabili del CDH, che ha sovrinteso ai lavori sulle manutenzioni. In ambito scolastico viene dato seguito a lavori per persone disabili, sempre più complessi anche per il cambiare e l’ampliarsi dei tipi di disabilità.
Bologna, da un punto di vista strutturale e abitativo, è una “città storica, con edifici spesso vincolati, tra cui le scuole.
Nel suo intervento, l’Ass. MALAGOLI ha ricordato che in merito agli attraversamenti pedonali, ci sono 5400 semafori a LED, con 251 centraline, di cui 157 con cicalini sonori; altre 94 che non corrispondono ad attraversamenti pedonali, 7 con soli lampeggianti (non idonee a modifiche) e 76 centraline che possono essere adeguate. Non è importante che tutte lo siano, ma ad ogni segnalazione/richiesta l’adeguamento delle lanterne viene effettuato. La nuova illuminazione influisce positivamente sulla percezione della sicurezza. In tal senso ci sono 900 km. di strade da migliorare.
C’è l’intenzione di procedere coi finanziamenti delle manutenzioni, avendo a disposizione di 5 mln di €, di cui 4 saranno destinati ai marciapiedi ed 1 alla sicurezza di tutto il resto (come viene richiesto anche dalle OO.SS.). Spesso gli anziani sono vittime di furti, quindi i fondi verranno suddivisi tra i 6 quartieri cittadini. Il 28/10/2016 verrà presentato uno Studio Statistico dei Quartieri sulla presenza di anziani e/o disabili – già superiore alla media nazionale. La città finora si è data molto da fare nei confronti della disabilità e si sono creati poli d’attrazione per chi ha determinate necessità. Al momento è allo studio una manutenzione particolare per i dintorni del Policlinico S. Orsola
L’impegno finanziario non sarà una ”una tantum”: ci saranno 5 mln di € x 5 anni; ovvero 25 mln di investimenti – dedicati anche all’abbattimento di barriere architettoniche.
Verrà dato luogo a una riorganizzazione del settore dei Lavori Pubblici, con una programmazione più accurata degli stessi. Occorre, ad esempio, evitare di realizzare scivoli ancor più pericolosi dei marciapiedi stessi; attraversamenti pedonali adeguati; un lavoro fatto male e uno fatto bene hanno lo stesso costo, tanto vale farlo bene da subito. Progettare al meglio è l’indirizzo che vien dato agli uffici Comunali.
ACER:
è prevista una programmazione importante di riqualificazione; il programma verrà illustrato in apposito incontro; occorrerà in quell’occasione condividere le priorità. Il progetto “no Barriere” rappresenta un punto di riferimento per dare informazioni, è importante ricordare ai Cittadini che i Quartieri sono luoghi d’ascolto, dove capire cosa fare in caso di disabilità anche in condominio privato, ecc., ecc.
Dal settore Lavori Pubblici viene richiesta una lista di priorità entro la seconda metà di Novembre. Si farà il possibile per contribuire in tal senso.
In tal senso è importante non creare aspettative a cui non sia possibile dar seguito. Le OO.SS. – Gruppo No barriere architettoniche – vogliono essere una struttura collaborativa con le Amm.ni Comunali; anche verso altri Comuni della Provincia.
In tema di INFORMAZIONE le OO. SS. continueranno a fare una promozione rivolta ai Cittadini di informazioni utili per favorire il superamento delle Barriere Architettoniche. In tal senso, la distribuzione del Prontuario messo a punto dalle OO.SS. di Categoria rappresenta un utile strumento sia per gli aspetti pubblici che privati.
In tema di FORMAZIONE si puntualizza che, ai fini di una corretta esecuzione di un lavoro, dal più semplice al più complesso, essa può risultare decisiva se rivolta a tutti gli attori che operano ai vari livelli, politico, progettuale e operativo, in tema di accessibilità
Sulla base di una tradizione ben consolidata, nella città di BOLOGNA è possibile realizzare un ottimo lavoro a condizione di mettere insieme tutti gli attori coinvolti nel progetto.
Viene rimarcata la dimensione politica del lavoro fin qui portato avanti con i Quartieri già coinvolti, contribuendo come OO. SS. dei Pensionati con azioni concrete ad incidere sulla programmazione della Città, cercando di far giungere bisogni concreti a chi è demandato a dare le risposte.
Viene accentuata inoltre la necessità di porre al centro la salvaguardia dei più deboli a garanzia di una vita dignitosa.
Si condivide di continuare in uno scambio di informazioni tra il Gruppo ed i Settori interessati alla manutenzione. In tale ambito si conviene di approfondire l’eventuale utilizzo di risorse per la non autosufficienza per interventi relativi al patrimonio immobiliare.